Sa scolla - la scuola Stampa
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Scritto da Fortunato Loi   
Sabato 01 Agosto 2009 11:09

Ritengo che ognuno ricordi il primo giorno di scuola, tra i componenti la mia classe io ero tra i più grandicelli essendo nato ad inizio primavera.

Ricordo che la mattina mia sorella, mi controllò che le mani e unghie fossero ben pulite e che tutto l’abbigliamento fosse in ordine, presi la cartella di cartone color marrone e la misi a tracolla, all’interno conteneva un quaderno con copertina nera e fogli a quadretti grandi, una matita ed un pezzo di gomma per cancellare, proveniva dalla gomma utilizzata per disegnare da mia sorella.

Venni accompagnato all’edificio comunale vicino a “Funtà e Cresia” , nel cortile ci aspettava il nostro insegnante “Il maestro Dore”, che conoscevo perché di paese.

L’edificio comunale era costituito da un’aula al piano terra “Sa Scolla e Jossu”, al piano superiore erano ubicati gli uffici comunali; a fianco a questo edifico era ubicato “Su Magassiñu de su Monti” il Magazzino del Montegranatico che era adibito a mensa scolastica, ricordo che all’interno c’erano pezzi di  un motore di un aereo caduto durante la guerra.

Staccata dall’edificio principale nella parte superiore del cortile era posta “Sa Scolla e Susu”, piccola costruzione addossata ai confini, composta da un'aula con una porta d'ingresso e una finestra, altra piccola costruzione era adibita a servizi igienici (?), non vi era l'acqua corrente.

Fatto l’appello nel cortile, in fila per due ci accompagnò alla nostra aula, ci assegnò i posti e prendemmo possesso dei rispettivi banchi de “Sa Scolla e Susu”, i banchi erano un monoblocco,cioè il legio ribaltabile era attaccato al sedile ed alla rispettiva spalliera; nella parte anteriore sul telaio del legio vi erano i contenitori per l'inchiostro, perchè a metà anno scolastico avremmo usato le penne con il pennino ad intingere.

Ci controllò se eravamo puliti ed in ordine, ci ispezionò mani collo ed orecchie, e questo controllo lo eseguiva ogni giorno prima di iniziare la lezione, e dal giorno iniziò il nostro iter scolastico che per alcuni si è fermato alla quinta elementare e per altri, più fortunati, è arrivato ai massimi gradini dell'istruzione..

Per il primo mese non facemmo altro che fare aste sul nostro quaderno a quadretti, poi iniziammo a scrivere le vocali, le consonanti e i numeri.

A metà anno scolastico ci fornirono del primo libro scolastico “ Il Sillabario” ed iniziammo a leggere, ci consegnarono inoltre la penna con il pennino da intingere nel calamaio, ed iniziammo a graffiare e macchiare il quaderno; si vedevano macchie di ogni forma e grandezza.

Restammo in “Sa Scolle e Susu” anche in seconda elementare, sempre con il Maestro Dore.

La terza elementare la facemmo in “Sa Scolla e Jossu” ma cambiammo maestro, mentre la quarta e la quinta la facemmo nel nuovo edifico scolastico.

Tutte le attività si svolgevano all’interno delle aule, poche volte venivamo portati fuori dalle aule  ed erano le ricorrenze per: :

Novembre – Festa degli alberi, dove materialmente aiutavamo nella piantumazione degli alberi.

La settimana prima di Natale – Partecipavamo alla raccolta del muschio e delle felci occorrenti per fare il grande Presepe nella Chiesa.

In primavera – quando, nelle belle giornate ci portavanoall'aperto a fare le scampagnate scolastiche.

Durante le scampagnate imparavamo i nomi in italiano degli alberi, dei fiori, delle qualità di erbe, dopo un’ora di lezione il maestro, ci divideva in due squadre e con il suo pallone personale ci faceva giocare a calcio; poi trascorsa l’ora, in fila per due, cantando le canzoni che ci avevano insegnato (L’Inno di Mameli, Va Pensiero, La canzone del Piave ed altre) rientravamo in aula.

L’istruzione elementare finì nell’anno 1956 con la licenza di scuola elementare, con essa si poteva eccedere alla carriera militare e a tutti i posti pubblici nelle categorie esecutive.